domenica 7 ottobre 2007

NON SOLO IN BIRMANIA!!!!!!!!!!!!!!!!!

In 200mila alla marcia per la paceFazzoletti rossi per i monaci birmani
PERUGIA (7 ottobre) - Almeno 200 mila persone - secondo gli organizzatori - hanno partecipato oggi a Perugia alla Marcia della pace. La manifestazione ha preso il via come da tradizione dall'arco di San Girolamo a Perugia, per imboccare la lunga discesa verso Ponte San Giovanni e la pianura che porta alla città di San Francesco. Il corteo si è irrobustito poi lungo il percorso con l'afflusso di altri partecipanti. la marcia si è conclusa nel pomeriggio con la manifestazione finale sulla spianata della Rocca di Assisi.Ventiquattro chilometri il corteo, seguendo il percorso tracciato da Aldo Capitini per testimoniare la volontà di pace e, quest'anno, anche la necessità di difendere «tutti i diritti umani per tutti». Quasi in perfetto orario, poco dopo le nove, mentre le nubi cominciavano ad aprirsi a sprazzi di sereno, il mitico pulmino verde simbolo ambulante del pacifismo umbro ha aperto il corteo, seguito dai gonfaloni delle istituzioni italiane in ordine sparso. Pochi slogan, alla partenza, e forse meno che in passato le bandiere dei partiti, mentre tante sono quelle dei sindacati e dell'associazionismo. Dappertutto i simboli arcobaleno della pace. La marcia sfila questa volta a suon di sinfonie: dagli altoparlanti nessuna canzone o inno pacifista («ma che c'entra Beethoven?», chiede una giovane scout). Nel corteo un enorme striscione di un gruppo di manifestanti campani con una sola parola, «appaciammece», seguito da regolare tarantella. I cartelli sottolineano il tema di quest'anno, i diritti umani, dalla libertà di stampa alla democrazia, ma anche istanze come quella dei vicentini che non vogliono la base americana, degli umbri che difendono il diritto all'acqua come bene pubblico e uno che rivendica «il diritto alla casa per tutti». Prima del via dal palchetto pochi interventi, di rappresentanti israeliani, palestinesi, africani, russi (un ricordo di Anna Politoskaya) e, soprattutto, di un leader sindacale birmano che invita a andare avanti con la mobilitazione. I frati del Sacro Convento marceranno ad Assisi con un fazzoletto rosso come segno di solidarietà con i monaci birmani. «Senza rispetto dei diritti del lavoro non c'è libertà dell'uomo e non c'è democrazia». Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, ha sintetizzato così la presenza della sua organizzazione alla Marcia della pace, dedicandola al Governo e al sindacato clandestino della ex Birmania. «L'edizione di quest'anno - ha sostenuto il leader sindacale - ha una importanza particolare per gli amici della ex Birmania. Siamo solidali con loro e continuiamo insieme la battaglia. Da 15 anni sosteniamo il Governo e il sindacato clandestino birmano. Dedichiamo a loro questa nostra partecipazione. Chiediamo al Governo italiano e all'Ue di isolare la giunta militare anche attraverso un inasprimento dell'embargo». Secondo Bonanni le principali risorse del Paese derivano dalla vendita di legname e altre materie prime. «Le imprese italiane - è statoil suo invito - sospendano qualsiasi rapporto per riprepararsi a lavorare con la nuova democrazia birmana». Il sindaco di Perugia, Renato Locchi, ha ricordato che anche nelle città italiane esiste un problema di diritti negati, sottolineando il tema delle nuove forme di schiavitù legate alla prostituzione e al lavoro nero.


INDOSSIAMO OGNI MALEDETTISSIMO GIORNO UN FAZZOLETTO ROSSO .......IL MONDO E' PIENO DI QUESTE SCHIFEZZE!!!!!!!!!!!

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